A Wamba, nel nord est della R.D. del Congo, il problema della malnutrizione infantile è molto grave e riguarda un’altissima percentuale della popolazione. Per tal motivo la SOS, in collaborazione con la Diocesi di Wamba, ha deciso di costruire un centro per bambini malnutriti a fianco del Centro di Salute “Mama Kaenga”.
Il terreno su cui sorge l’edificio è leggermente inclinato con pendenza che va da est ad ovest con un dislivello di circa 70 cm. per cui anche all’interno si son creati dei pavimenti a quote diverse.
Il Centro è costituito grossomodo da un rettangolo delle dimensioni di 13×17 metri ed ha una superficie coperta di mq. 240 circa.
Il progetto architettonico redatto dall’arch. Piero Mansutti di Padova nel 2009, prevede
- Un’ ampia stanza adibita a refettorio con una capienza di circa 40 bambini
- Una stanza per la direction per i colloqui vari con i genitori o parenti e con un posto letto per il personale di controllo notturno
- Una stanza con n.8 lettini per i bambini che arrivano da lontano e che devono restare al centro fintanto che non si riprendono.
- Una grande stanza per la cucina per la preparazione dei pasti per i bambini sita a ridosso della cucina del complesso Santa Famille così da facilitarle nel doppio servizio.
- All’esterno, a sud della cucina vi è un portico con un grande camino per la cottura dei cibi
- Un gruppo per i servizi igienici per i bambini con due WC e n.3 lavabi ed un secondo gruppo servizi a fianco della cucina sia utilizzato dal personale di sostegno e dai bambini che soggiornano nel centro.
Poiché il fabbricato ha una certa larghezza (mt.13) del corpo nella parte centrale del sottotetto sono stati ricavati altri 4-5 posti letto d’emergenza. e un bagno.
La struttura del fabbricato è costituita da: fondazioni in pietrame legate da malta di cemento, murature portanti in mattoni a due teste e muretti interni divisori in mattoni ad una testa. Le murature esterne sono tutte a faccia vista con stuccatura delle fughe mentre le pareti interne sono intonacate con malta cementizia e dipinti a calce.
La struttura del soppalco e della copertura del tetto è realizzata con travi principali e secondarie in legno e sovrastante manto impermeabile di copertura in lamiera zincata.
Per la direzione e per parte della cucina è stata realizzata una controsoffittatura sia per motivi igienici come anche per isolamento termico. Tutti i pavimenti sono in cemento lisciato e antipolvere.
Per la funzionalità del complesso si è provveduto alla formazione di un pozzo (diametro 1,40 e della profondità di 14 metri) in cui è installata una pompa ad immersione per estrarre l’acqua necessaria al centro; la pompa è alimentata da un generatore di corrente che serve anche per l’illuminazione della cucina e dell’intero complesso. In prossimità del pozzo e vicino all’ingresso di servizio è stata costruita una torre (struttura in c.a.) per la posa di una cisterna d’acqua a quota + 6,55 rispetto alla quota del terreno così da garantire una certa pressione all’acqua per i servizi igienici.
Il complesso è ovviamente dotato di rete di smaltimento delle acque nere che sono trattate nella fossa biologia e successivamente nella fossa a perdere.
Come si può evincere dalla suddetta descrizione il complesso è strutturato in maniera da ridurre al minimo le difficoltà funzionali così da privilegiare invece l’aspetto dell’assistenza ai bambini e per consentire loro un rapido recupero sanitario e nel contempo, rendere possibile ai genitori di dedicarsi con più disponibilità di tempo al mantenimento dei loro piccoli.
La stesura del progetto e la direzione dei lavori è stata fatta da tecnici volontari della S.O.S.
Il costo complessivo dell’intervento è stato di € 75.745,12 raccolti con sottoscrizioni straordinarie, il contributo della Caritas Antoniana di Padova e quello determinante della famiglia Poletto.
I tempi complessivi per concludere i lavori sono stati di 4 anni e il complesso è stato inaugurato il 16/07/2012 con la presenza di Sonia Bonin Mansutti, Presidente della S.O.S.